sabato, gennaio 31, 2009

novel 00.1

Un nuovo mondo le si apriva dinnanzi, era ben consapevole che tutto ciò sarebbe potuto sparire per sempre, o che avrebbe potuto per sempre cambiare il corso della sua vita, dei suoi pensieri, delle sue azioni, di tutto ciò che era stata fino a quel momento, dipendeva solo da lei, da quanta forza avrebbe messo nel tenere a sè quelle nuove sensazioni, dall'esito della lotta feroce, che stava avendo luogo nella sua anima, sarebbe dipesa la sua vita da quel momento in poi.
Sì alzò barcollando, quasi incredula di quanto le stesse accadendo, non aveva mai pensato che i sentimenti, essendo intangibilii, potessero avere ripercussioni tanto concrete sul corpo di una persona, e d'altronde come avrebbe potuto, una persona che nella propria vita aveva sempre messo se stessa al secondo posto, senza curarsi delle conseguenze che questo atteggiamento avrebbe avuto su di lei, come poteva una persona che aveva sempre ignorato i propri pensieri, convinta che quelli degli altri valessero di più, una persona che fino ad allora si era volutamente annullata, come poteva sapere che i sentimenti sono in grado di distruggere un fisico umano, dannazione!
"Hai scelto tu di annullarti, nessuno ha colpa, se ti fai esca gli altri ti mangiano e perchè non dovrebbero?" questo era il primo passo, essenziale, tagliente, bruciante come sale sulle ferite, questa affermazione era il primo mattone del muro. AHH! Dio, sembrava che le avessero levato un peso enorme portato da sempre, era come se fosse nata con una calotta pesante che le impediva di guardare con limpidezza alle cose del mondo, ma la cosa più spettacolare fu che solo nel preciso istante in cui sentì la nuova sensazione di leggerezza capì di aver portato un macigno fino a quel momento e allora cominciò a ridere e a piangere insieme, era stanca ma non voleva sedersi, avrebbe voluto cantare dalla gioia ma la voce era come sparita in un singhiozzo che le stringeva la gola con asfissiante ritmicità.
Come un travaglio che precede il parto, la duplicità di questo nuovo stato si protrasse per alcune ore, finchè la gola si sciolse e ne uscì un grido che diventò una risata e morì in una frase "sono libera! Dio grazie! sono libera! libera! libera!"

giovedì, gennaio 29, 2009

novel 00

Lacrime limpide e rotonde come perle le scorrevano sulle guance, mentre si mordeva le labbra combattendo invano il tremito del mento e sussurrando a se stessa "devo farci i conti devo farci i conti devo farci i conti" ah! Sapeva perfettamente che ciò non sarebbe avvenuto, almeno non nel breve tempo che le era concesso, non si poteva certo pretendere che questa ragazza raccogliesse la propria forza, sparsa ormai in una moltitudine di persone che l'avevano amata e odiata, ferita e consolata, lasciata e ripresa e ancora lasciata e alla quale lei aveva dato amore, odio, confidenza, amicizia, sdegno, indignazione, sesso, aveva sempre e solo dato, dato, dato, senza mai fermarsi, senza mai chiedersi se fosse giusto o no, perchè perdere tempo a porsi domande quando puoi avere le risposte giocandoti la partita, giusto? Sbagliato, forse a questo punto della vita, si chiedeva, sarebbe stato necessario e prudente soffermarsi un attimo prima di tendere una mano o regalare un sorriso, in fondo quando chiediamo così tanto a noi stessi dobbiamo tener presente che non siamo pozzi senza fondo, arriva il momento in cui devi per forza dire basta, e lei lo stava dicendo, quella sera, seduta sulle proprie ginocchia con in mano i suoi fogli ancora immacolati ai quali sembrava stesse chiedendo perdono per averli ignorati fino ad allora, tanto li stringeva forte al petto, dondolandosi in attesa di sentire quel piccolo scatto che fa il cuore quando inizia la fase del riscatto, quando da buono diventi cattivo, come nei cartoni animati, solo meno divertente e non esiste la formula magica per tornare indietro.
Piano piano le lacrime si seccarono lasciando la loro scia salina, il respiro da affannoso divenne profondo e ritmato, il mento riacquistò il controllo, alzò lo sguardo e fissò il vuoto, dritto davanti a lei, una nuova espressione galleggiava nei suoi occhi e dentro di lei aleggiava un monito "da ora esisto solo io esisto solo io esisto solo io..."

sabato, gennaio 24, 2009

monster

...il mio malessere interno torna a farsi sentire, bruciante, insistente e insidioso, non si ferma di fronte a nulla, leva il sapore alle cose, il colore alle giornate, la vivacità alle emozioni, mi trovo riversa su giorni bui come questo nei quali vorrei solo vomitarmi fuori da questo schifo, solo che non ne so parlare, non riesco a dargli forma, non prende nessun tipo di rappresentazione che la mente umana possa cogliere ed io mi trovo da sola a vagare in questa terra desolata che mi abita.
continuo a passare e ripassare sempre per lo stesso punto e ogni volta è sempre più doloroso e sempre meno facile da oltrepassare o anche soltanto da ignorare, alcune volte mi siedo e mi prendo la testa tra le mani, vorrei riuscire a tendere la mano e chiedere aiuto ma non ci riesco, non sono in grado, non so dare un nome al mostro che mi abita, o forse al mostro che sono, non ho la forza di liberarmene, ma che importanza ha ormai...

domenica, gennaio 11, 2009

position

la mia nave
è ferma da tempo immemore
rimasta a ballonzolare tra i flutti incerti e insapori
di una vita senza via
di storia senza storia

è giunto il tempo di mollare gli ormeggi
di affrontare i mari in tempesta
di combattere contro i venti
e pretendere che essi gonfino le mie vele

il mio sguardo spinge oltre l'orizzonte
la mia mano trattiene la cima ancora per un po'
sto prendendo respiro
tra un po' le mie dita saranno aperte.

saluto la mia indecisione mascherata da destrezza
la mia felina capacità nello schivare gli affronti
il mio orgoglio vestito di saggezza
la cima è libera
le dita sono sciolte
è ora di prendere posizione.