domenica, agosto 21, 2011

Don't look back in anger


Quanta fatica aver a che fare con se stessi!
Alcune volte vorrei essere davvero in grado di dire semplicemente "basta mi hai stufato sciacquati dalle palle e non tornare!!", cioè io lo faccio, lo dico a me stessa, ma non funziona, anni e anni di piccoli irritanti errori, sempre gli stessi che continuo a ripetere e ripetere e non solo devo sorbirmi lo stesso rimprovero provenire da persone diverse negli anni, ma devo anche fare i conti con la mia parte matura che dal bordo cosciente e coscienzioso di me mi guarda e scuotendo il capo sconsolata mi dice "di nuovo?"
E sono questi i momenti in cui mi sento più anima in pena che mai, inizio a girare in tondo come le falene intorno alla luce, dong! dong! dong! continuando a sbattere contro lo stesso punto, e più sbatti più i tuoi sensi di colpa aumentano mentre una vocina dentro di te ripete "ormai è fatto e non si torna indietro" ed è questa ultima cosa quella che più di ogni altra mi ferisce, quando si sbaglia non si torna indietro ed io odio non poter rimediare, odio dover aspettare per poter chiedere scusa, odio portarmi dietro i rancori e le ansie che un tuo gesto sbagliato hanno generato, odio il pensiero martellante delle cose che ormai sono accadute e chiedere scusa non servirà, che poi questo è ciò che penso io, ma solo perchè io ho una stramaledetta memoria da elefante che mi impedisce di scordare le cose, nella fattispecie quelle brutte, il che comporta un notevole bagaglio di brutti ricordi che si ricollegano al fatto che, magari, anche agli altri succede così, portandomi quindi alla conclusione che la persona da me ferita non potrà perdonarmi.
Che casino eh? mi rendo perfettamente conto di quanto tutto questo sia stramaledettamente malato e contorto, capisco perfettamente di dovermi liberare da questi pensieri malsani che non mi permettono di vivere liberamente e ci sono giorni, periodi, in cui riesco veramente a vivere la vita così come viene senza pensare al passato e senza temere il futuro, ma questo non è uno di quei periodi, questo è uno di quei momenti in cui mi sento buia e particolarmente pesante, momenti durante i quali, se potessi, mollerei ogni cosa per non sentire più niente, ma poi, come al solito, non potrei tornare indietro.