martedì, febbraio 22, 2011

FUCK YOU ALL!!!!!





Questa giornata, segnata da vari momenti di depressione e di impeti d'ira per particolari circostanze del passato e del presente, si conclude con un meritato VAFFANCULO a quanti hanno contribuito, nel corso degli anni, a far sì che accumulassi delusioni e incazzature che potevo benissimo evitare, e siccome sono una persona che non perdona e non dimentica facilmente, eccomi qui, dopo parecchio tempo, a lottare ancora con i fantasmi del passato che si palesano sotto forma di ansie e "senso di irrisolto" per dirla con il grande Jova.
Ora, per essere chiara, ci tengo a dire che trovo profondamente ipocrita pensare che il passato è passato, cioè è assolutamente vero che ciò che è stato non può tornare indietro e che quindi, in teoria, starci a pensare ancora non è che uno spreco di energie, oltre che un accumulo di negatività, per cui io, come tanti altri credo, faccio il possibile per lasciare certi episodi nel dimenticatoio, questo fino a quando non capita qualcosa che riporta tutto a galla.
Ed è esattamente qui che il nesso tra ciò che ci ha fatto male e il tentativo di dimenticarlo appare reale, è la ferita.
Il dolore apportato alla nostra anima tramite altre persone, non scompare con il passare del tempo, ma rimane lì, presente e bruciante, pronto a farsi sentire ogni volta che ce n'è bisogno, per ricordarci come siamo stati l'ultima volta che qualcuno ci ha calpestati, presi in giro, giudicati senza esclusione di colpi, senza la possibilità di difenderci, senza poter replicare poichè le decisioni erano già state prese e tu, anche se ancora non lo sapevi, avevi già il pugnale conficcato tra le scapole.
Ma veniamo al particolare, perché questa sera c'è un episodio particolare, tra i tanti che potrei citare, che è tornato limpido alla mia memoria, e l'ho rivissuto, volente o nolente, come fosse stato ora, parlo di qualcosa di molto doloroso e ignobile che mi capitò nel maggio del 2006.
Lavoravo, insieme ai miei compagni di corso dell'università, ad un progetto molto interessante in cui erano coinvolte anche parti esterne all'accademia molto importanti, diciamo che lavoravamo per il mondo del lavoro vero, ognuno aveva un ruolo, un compito ben preciso, ma essendo un lavoro di gruppo le informazioni dovevano girare.
L'entusiasmo era tanto, ognuno sgomitava cercando di non essere troppo esplicito, ma era ovvio che si cercasse di mettersi in evidenza, è la competizione, è sana e ci vuole quando ti devi affermare.
Purtroppo tutte queste cose erano coperte da uno spesso strato newage che sfociava in atteggiamenti da "volemosebene" e siamo tutti pari e a tutta una serie di cazzate che andavano dal "siamo tutti qui per lo stesso motivo" fino a "possiamo parlare liberamente ed esprimere le nostre opinioni", TUTTO FALSO, purtroppo all'epoca ero molto ingenua e credevo veramente che certe cose si dicessero seriamente, adesso ho capito che è solo un modo per dire "dicci come la pensi così sappiamo subito se dobbiamo sfancularti"
Io, lo ammetto senza vergogna, ero di quelli che diceva e faceva esattamente ciò che pensava e sentiva, senza filtri, risultato? fui sbattuta fuori senza soluzione di continuità, mi fu levata un'opportunità tra le più formative ed importanti solamente perché la mia enfasi e il mio slancio furono scambiati, da qualche merdiccola testa di cazzo con un forte senso di inferiorità, per eccessiva competitività.
Ma la cosa migliore fu la comunicazione del mio esilio, preparata ad arte alle mie spalle e comunicatami senza un minimo di preavviso, per prendermi alla sprovvista, per non darmi l'opportunità di rispondere, cosa che comunque non gli riuscì, perché a me tutto manca tranne che la risposta, ma quello che stasera vorrei aggiungere, e che purtroppo non dissi all'epoca è questo:


ANDATE TUTTI A FANCULO EMERITE TESTE DI CAZZO SPERO CHE LE VOSTRE MISERE VITE SIANO UN TOTALE FALLIMENTO PERCHE' SIETE TALMENTE BASSI E TALMENTE MEDIOCRI DA DOVER ELIMINARE CHI E' FORTE DEI PROPRI MERITI E NON HA BISOGNO DELLA LUCE RIFLESSA PER SPICCARE.
ERAVATE FECCIA ALL'EPOCA, LO SIETE STATI DOPO E SONO SICURA CHE CONTINUIATE AD ESSERLO, MA SICCOME NON E' MAI ABBASTANZA, VI AUGURO CON TUTTO IL CUORE DI TROVARVI DI FRONTE A CHI VEDE LA MERDA CHE PORTATE DENTRO E VI SPUTTANI DI FRONTE A TUTTI RIDUCENDOVI A DEGLI ZERI TOTALI,PERCHE' E' QUELLO CHE SIETE ED E' ESATTAMENTE QUELLO CHE VI MERITATE.
POVERACCI!

Ora, mi rendo conto che forse questo sfogo arriva tardi e che non verrà letto da chi di dovere, ma è pur sempre uno sfogo, e siccome di queste situazioni ne capitano a migliaia, spero che in qualche modo questa testimonianza aiuti i prossimi che si troveranno a dover rispondere a chi li schiaccia e a dirgli che sono teste di cazzo e che non meritano nemmeno che uno stia lì a sentire le loro stronzate intrise di falsità e vigliaccheria.
Per cui consiglio a me, e a chiunque ne avrà bisogno, quando capiterà di nuovo una cosa così la risposta è: ANDATE A FANCULO STRONZI! e almeno non ci saremo portati dietro per anni il rimpianto di non aver sfanculato qualcuno che se lo meritava con tutto il cuore.
Molto spesso dire ciò che si pensa davvero, soprattutto quando la situazione è disperata, serve a levarsi i sassolini dalle scarpe e ad uscire dalla porta a testa alta lasciando le merde nel loro schifoso liquame.

Fine primo capitolo de "le volte che..."