mercoledì, settembre 30, 2009

...

...a volte l'ira fa dire cose che non avremmo mai voluto dire...

venerdì, settembre 25, 2009

"I'm well aware of how it aches"

mai come adesso questa canzone su tutte calza con il mio stato d'animo.

You are one of God's mistakes,
You crying, tragic waste of skin,
I'm well aware of how it aches ,
And you still won't let me in.
Now I'm breaking down your door,
To try and save your swollen face ,
Though I don't like you anymore,
You lying, trying waste of space..

Before our innocence was lost,
You were always one of those ,
Blessed with lucky sevens ,
And the voice that made me cry .
My Oh My.

You were mother nature's son ,
Someone to whom I could relate ,
Your needle and your damage done,
Remains a sordid twist of fate.
Now I'm trying to wake you up ,
To pull you from the liquid sky ,
Coz if I don't we'll both end up ,
With just your song to say goodbye.
My Oh My.

A song to say goodbye,
A song to say goodbye ,
A song to say...

Before our innocence was lost,
You were always one of those,
Blessed with lucky sevens,
And the voice that made me cry.

It's a song to say goodbye




Song to say Goodbye (Placebo)

sabato, settembre 12, 2009

the stagnant pool

persa
lungo strade che non portano in nessun posto
un piede dopo l'altro
a tentoni in mezzo alla nebbia
cerco di respirare a pieni polmoni
per avvertire almeno la sensazione del freddo
ma nulla
il mio corpo s'è spento
è un fardello pesante che vaga su questa terra in cerca di chissà cosa
sono stanca
stanca di dovermi affrontare
stanca di dovermi capire
stanca di dovere qualcosa
stanca di riflettere un'immagine di me stessa che non mi appartiene più.
è ora di riprendere in spalla questa mia pesante leggerezza che non ha mai collimato con questi posti
lasciare tutto e andare via
perchè queste sono solo acque stagnanti.

venerdì, settembre 04, 2009


Quando vai via da me porta via quello che sei
sai che peso su di me la tua pelle se poi non c'è
tanto non mi importa quanto cielo dovrò strappare
per coprire e accarezzare quel sorriso
che neanche il mare sa di avere
e se sarai via da me io sarò quello che sei
tu sai che peso ha su di te la mia pelle se poi non c'è
tanto non m'importa quanto cielo dovrò strappare
per coprire e accarezzare quel sorriso
che neanche il mare sa di avere
e non mi importa se anche il cielo non sa aspettare
a lui io dirò
che neanche il mare pensa di avere grandezza uguale
e solo solo e niente perchè
non m'importa
neanche il cielo sa più guardare
ed io fra le stelle
vengo a cercare quel sorriso
che neanche il mare sa di avere
e non mi importa
quanto il cielo dovrà aspettare
a lui io dirò che neanche il mare pensa di avere grandezza uguale




"Neanche il mare"
Negramaro