domenica, gennaio 20, 2008

the Bitter End


ultimamente ovunque mi giri non vedo altro che questo, finali amari e molto spesso finali di qualcosa che non è mai iniziato, e continua, cinica e impertinente, a tornare in me la solita domanda : "vale la pena continuare a cadere sempre nello stesso tranello?"

intanto che ci pensiamo beccatevi sta song (tanto per cambiare...)


"The Bitter End"

Since we're feeling so anesthetised
In our comfort zone
Reminds me of the second time
That I followed you home

We're running out of alibis
From the second of May
Reminds me of the summer time
On this winter's day

See you at the bitter end

Every step we take that's synchronized
Every broken bone
Reminds me of the second time
That I followed you home

You shower me with lullabies
As you're walking away
Reminds me that it's killing time
On this fateful day

See you at the bitter end

From the time we intercepted
Feels more like suicide...

See you at the bitter end

Placebo

lunedì, gennaio 14, 2008

Sometime..


Alcune volte penso realmente che curarsi del mondo che mi circonda serva davvero a poco, non solo perché è una continua delusione, ma anche perché se è vero che l'esterno è pur sempre una proiezione dell'interno allora significa che qualcosa dentro di me non va, dunque perché sprecare energie ad analizzare la proiezione quando il problema è nella pellicola stessa?
Inizio a pensare realmente che la soluzione sia un bel vaffanculo a tutto quello che mi preoccupa ogni volta che mi avvicino a qualcuno, ogni volta che penso di aver ferito, di aver detto una parola di troppo, di aver urtato una sensibilità, di essere stata invadente o pesante, fanculo.
Spero davvero che la vita voglia insegnarmi a essere così, fronte alta e sguardo all'orizzonte e se dovessi calpestare qualcuno sarà stata colpa sua che s'è infilato sotto le mie suole.
Guardando a qualche post indietro posso affermare di essere già sulla buona strada, forse sto già imparando, forse la vita ci si sta mettendo davvero d'impegno per farmi capire che ho ragione, che ho capito tutto, anche se devo ammettere che mai come adesso vorrei tanto non aver capito un cazzo.