Marzo
un mese
un anno
milioni di passi uno dopo l'altro
giorni che promettevano sole
sorrisi glassati di falsità
risate scese su amicizie nascenti
lo sguardo dominava la città
in quelle serate colorate dal sole morente
volti sorridenti
sguardi
i palpiti del mio cuore
una voce "non sei qui, non sei tu"
l'inverno ha chiuso le porte di quella stanza
il ghiaccio splendente nel buio dell'ultima notte ha inghiottito le mie promesse.
Al mite febbraio ho consegnato un pesante fardello
e ci rivediamo di nuovo
Marzo.
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