martedì, maggio 29, 2007
...by the way...
Questo lo dedico a tutti quelli a cui dovrei chiedere scusa, a tutti quelli che ho deluso, a tutti quelli che pensano di conoscermi, a chi crede di sapere cosa ho nella testa, a chi pensa di me che non penso con la mia testa, a chi crede di sapere perche' ho fatto quello che ho fatto, a chi pensa di dovermi dire cosa dovrei fare, a chi ha pensato bene di fare di me cio' che voleva, a chi e' convinto che non cambiero' mai, a chi pensa che non imparo mai la lezione, a chi crede che dovrei cambiare e migliorare, a chi crede che dovrei dare delle spiegazioni, a chi non vuole sentirle perche' tanto non mi crederebbe, a tutte queste persone e anche a quelle tipologie che ho dimenticato: andate a fanculo!!
Nessuno in realta' sa cosa mi ha spinto, fatico anche io a capirlo, sono stufa di avere debiti, da quando sono nata non ho fatto altro che dover chiedere scusa, a volte anche se non era colpa mia, non ho potuto mai sbagliare senza che tutto il mondo pretendesse delle scuse, sono stufa, basta.
Spiegazioni ne daro' solo a chi dico io, il resto vada a fanculo con il cuore, pensate di me quello che volete come avete sempre fatto e come continuerete a fare sempre, senza curarvi di cio' che la persona in questione potrebbe aver da dire a sua discolpa, ho sempre saputo che le cose andavano cosi' per me, e trovarmici concretamente adesso mi ha fatto capire una sola cosa, non mi apriro' mai piu' a nessuno.
Andate a impiccarvi tutti quanti, ho chiuso.
Mi viene da piangere ma non sprechero' le mie lacrime per questi motivi, non sperero' mai piu' che si abbia una buona opinione di me, non e' mai servito a nulla e mai servira', da adesso sperero' soltanto di andare avanti con quello che io davvero credo di dover dire e fare e pensare, il resto e' niente.
venerdì, maggio 25, 2007
Stupid and Contagious
Pazzi, in un mondo di pazzi
perfetti idioti che si aggirano su questo pianeta in cerca di chissà cosa,
la felicità, la serenità, la tranquillità, l'obiettivo ultimo di una vita di sofferenze,
ma quante volte siamo noi artefici di queste sofferenze,
quante volte ci siamo negati qualcosa che era lì, a portata di mano, per la semplice paura di non riuscire ad afferrarla o di provare dolore,
quante volte abbiamo pianto, chiedendo al cielo perché fosse andata così male, per poi sorprenderci a pensare di noi stessi "coglione!"
scrollarsi la paura di dosso fa capire che la vita non è brutta o bella, ma "è",
e va avanti incurante di te e dei tuoi desideri.
Essere audaci o coglioni, la scelta è nostra.
giovedì, maggio 24, 2007
lunedì, maggio 21, 2007
Five years
Un ciclo si sta concludendo, vite e visi passati nella mia vita, immagini di giorni vissuti, persone a cui vorrò bene per sempre, alcuni verranno con me, altri dovrò salutarli, gioie complete e dolori profondi che hanno scavato tracce e seminato frutti dentro di me.
Si sta chiudendo un capitolo, un altro sta per aprirsi e la sensazione è la stessa di 5 anni fa, non so cosa mi aspetta, ho paura, ma ormai ho capito che ce la faccio, un passo alla volta, adesso so che dovrò cadere per potermi rialzare, piegare le ginocchia per poter salire i gradini, anche se non ce la faccio, anche se mi sento morire, vado avanti, come in questo preciso istante in cui sto per arrivare alla cima e un attimo prima di raggiungerla mi volto a guardare il panorama, bellissimo, il respiro diventa faticoso, il cuore pesante e ho le lacrime agli occhi, vorrei poter correre giù, vorrei non dover andar via, ma non posso, non devo.
Questi anni per me hanno significato la metamorfosi, ovunque andrò e qualunque cosa farò sarà sempre frutto di questo periodo, delle lezioni ricevute, di quelle impartite, del tempo perso e di quello sfruttato fino a stare svegli oltre ogni limite, delle risate e delle lacrime, dei litigi e della pace fatta, dei chiarimenti e delle cose mai dette, di rapporti nati in uno sguardo, di persone che ho capito troppo tardi ma che non per questo ho amato meno, di quelle a cui ho voluto bene da subito e di quelle a cui non ho mai voluto bene, delle cose fatte e di quelle che avrei voluto fare, del mio esserci e non capire e del mio non esserci avendo capito.
A tutto questo adesso devo dire addio, lascerò un po' di me stessa in questi luoghi e loro rimarranno in me come fotografie di un album, pagine in cui ritroverò sempre questi cinque anni pieni di qualunque cosa.
"We've got five years, stuck on my eyes
Five years, what a surprise
We've got five years, my brain hurts a lot
Five years, that's all we've got"
"Five Years" David Bowie
giovedì, maggio 03, 2007
That's life
Ci sono momenti in cui ti rendi conto che la vita ti sta costringendo ad aprire gli occhi, per quanto tu cerchi di tenerli chiusi, per quanto tu ti sforzi di far sì che ciò che desideri diventi la realtà, questo non succede e più non succede e più sei lì chiederti il perché..
Perché non è andata come speravi, perché tutto quello che hai fatto non è servito a nulla, perché hai continuato a battere su sordidi muri di indifferenza.
Eri pronto a dare tutto, a fare tutto, come un fiore pronto a sbocciare al primo caldo, pronto a offrire il suo nettare, pur sapendo che ciò lo avrebbe sfinito e reso nient'altro che uno stelo infertile, eppure quel fiore mostrava i suoi colori più belli felice di poter offrire il suo nutrimento all'ape che si sarebbe poggiata sul suo cuore giallo.
Alcune volte la realtà ci sembra una cattiva madre, ma sono le cattive madri quelle che fanno il bene dei figli, quelle che ti obbligano a guardarti intorno, a capire che vivi su questa terra e non nei tuoi sogni, che t'insegnano a sperare tenendo conto di ciò che davvero accade, quelle che ti obbligano a rialzarti quando cadi, perché se non trovi la forza di tirarti su da solo nessuno potrà aiutarti e sai perché?
Perché tutti soffrono e perché non puoi aspettarti la mano tesa se non hai occhi che per te stesso.
Ci sono momenti in cui si crede davvero che tutto sia finito, che non ci sarà più niente, che non si può fare nulla per cambiare le cose, ma il cambiamento è solo negli occhi di chi guarda, il mondo è sempre là, è sempre quello, con le sue molte facce, sempre uguali e mai identiche, e quelle cose non sono mai tutte bianche o tutte nere, le cose hanno milioni di sfumature e sono tutte negli occhi di chi le sa vedere.
Le cose non cambiano perché noi lo speriamo, cambiano perché cambiano.
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